In Italia piace e cresce la nuda proprietà

di Giovanna Guzzetti

Il mercato della nuda proprietà, complici anche prima la bolla immobiliare e poi la crisi, ha conosciuto un incremento costante negli anni.

I dati più recenti (2015) dell'Agenzia delle Entrate – OMI indicano che le compravendite di abitazioni in nuda proprietà sono state all’incirca 21.600 (+1,9% rispetto al 2014). Un istituto, quella della nuda proprietà, che risponde a necessità e difficoltà economiche da un lato, e presenta vantaggi e opportunità dall’altro (tanto maggiori, in termini strettamente economici, quanto meno è elevata l’età di chi cede).

Ma che cosa è accaduto nel 2016? Ad avanzare ipotesi, suffragate da ricerche sul campo, sono due società/network leader nel settore immobiliare nel nostro paese, Casa.it e Tecnocasa.

Prima di tutto si è cercato di tracciare un identikit di chi vende la nuda proprietà e di chi ricorre alla medesima come modalità di acquisto.

Questa la fotografia del venditore. Il 63% è over 68 anni, il 40% è coniugato, il 60% è solo (celibe/nubile – separato/divorziato- vedovo). Prevalentemente uomo (60%), vive nelle grandi città, offre un’abitazione fra gli 80 e i 100 mq, soprattutto localizzata nelle aree centrali e semicentrali.

Quali le ragioni che spingono principalmente a cedere la nuda proprietà di quella che, nella maggior parte dei casi, rappresenta la abitazione principale, con tutto il carico di affetti collegato?

Il 70% lo fa per difficoltà economiche, il 22% per far fronte ad esigenze legate all’avanzare dell’età o per sostenere i figli nell’acquisto della casa: sulla scelta pesa lo stato civile del venditore.
Chi è coniugato pone l’accento sulla condizione familiare: disporre di maggiore liquidità per non gravare sui figli o aiutare i medesimi in un investimento immobiliare; chi è single o senza figli (stimato in un 8%) intravvede nei maggiori fondi a disposizione una sorta di “pensione integrativa” con cui migliorare il proprio tenore di vita.

E gli acquirenti? Hanno un'età compresa tra 45 e 54 anni nel 48% dei casi. Nel 76% dei casi si tratta di persone coniugate e nel 24% di single. La maggioranza si orienta verso la tipologia dei 4 locali (34% delle preferenze nei primi 6 mesi del 2016, fonte Tecnocasa) mentre solo dodici mesi prima in testa alle preferenze, e alle compravendite, erano i trilocali (45,7%).

A livello geografico le regioni con il maggiore incremento lato offerta sono: Liguria (+8% negli ultimi tre anni), Piemonte (+7%), Emilia Romagna (+6,4%) e Veneto (+5,2%). Resta molto alto anche l’interesse per l’acquisto di abitazioni con questa formula, con la domanda cresciuta negli ultimi tre anni in media del +35% e che vede Veneto (+45%), Liguria (+44%) e Toscana (+38%) ai primi posti per tasso di crescita (fonte casa.it).

N. B - Questa la fotografia della proprietà immobiliare (Osservatorio dati sugli immobili – Agenzia delle Entrate, anno 2015) che maggiormente potrebbe essere coinvolta in alienazioni di nuda proprietà (con riferimento alle fasce di reddito del proprietario):
- Reddito fino a 10.000 euro - Contribuenti 13. 875.242, di cui proprietari immobiliari 6.634.713
- Reddito compreso fra 10.000 e 26.000 euro - Contribuenti 18.616.227, di cui proprietari immobiliari 11.815.584.